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La filiera agroalimentare al centro: quali sono le misure previste dalla Legge di Bilancio 2022?



La Legge di Bilancio 2022, approvata definitivamente dalla Camera, mette al centro la crescita del comparto agricolo e agroalimentare.


I fondi destinati a sostenere e rilanciare il settore agricolo arrivano a 2 miliardi, una cifra che conferma la centralità dell’agricoltura e della filiera agroalimentare nell’agenda politica del Governo.


Quali sono le misure previste?

  • Potenziamento delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura

  • Nascita del Fondo di mutualizzazione nazionale a copertura dei rischi catastrofali e di due Fondi a sostegno degli investimenti in beni strumentali e nella valorizzazione di DOP, IGP e STG e delle eccellenze della ristorazione e della pasticceria italiana,

  • Implemento ulteriore delle risorse per le assicurazioni agevolate,

  • Interventi ad hoc per favorire la transizione ecologica e digitale delle imprese

  • Incentivi destinati all’ingresso degli agricoltori under 40 in agricoltura e dei giovani diplomati nei servizi enogastronomici e alberghieri

  • Supporto alle aziende in difficoltà causa di eventi legati al clima



Particolare attenzione viene rivolta alla gestione del rischio, con l’istituzione del fondo di mutualizzazione nazionale, al sostegno degli investimenti in beni strumentali e nella valorizzazione di DOP, IGP e STG.

Centrali anche il ruolo dei giovani e gli interventi volti all’innovazione e alla digitalizzazione delle imprese agrifood.



Nello specifico la Legge di Bilancio prevede:


Gestione del rischio:

  • 691,5 milioni di euro fino al 2027 per l’Istituzione di un Fondo mutualistico nazionale a copertura dei rischi catastrofali alle produzioni agricole – causati da alluvioni, gelo o brina e siccità – un’iniziativa strategica tra gli strumenti di gestione del rischio in agricoltura;

  • 250 milioni di euro (50 milioni annui dal 2023 al 2027) destinati alle Assicurazioni agevolate.

Agevolazioni fiscali e tributarie:

  • 237 milioni di euro, a valere sul 2023, per l’esenzione IRPEF dei redditi dominicali e agrari;

  • 74,5 milioni di euro per il sostegno alla zootecnia;

  • 54 milioni di euro nel triennio 2022-2024 per la proroga della decontribuzione degli imprenditori agricoli e gli agricoltori diretti under 40;

  • 16 milioni di euro destinati alla riduzione delle accise per i birrifici artigianali che rispondono a precisi requisiti in fatto di produzione;

  • Proroga del Bonus Verde, per il triennio 2022-2024, riguardante la detrazione IRPEF del 36% delle spese sostenute per le sistemazioni e la cura del verde.

Sviluppo dei Fondi del settore agroalimentare:

  • 160 milioni di euro (80 milioni annui per il 2022 e 2023) per l’incremento della dotazione finanziaria del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura;

  • 76 milioni di euro per l’istituzione di due Fondi a sostengo degli investimenti in beni strumentali e nella valorizzazione di DOP, IGP e STG e delle eccellenze della ristorazione e della pasticceria italiana;

  • 22,75 milioni di euro per il Fondo per la tutela e il rilancio delle filiere apistiche, brassicola, della canapa e della frutta a guscio;

  • 10 milioni di euro per l’incremento della dotazione del Fondo per la competitività delle filiere agricole;

  • 10 milioni di euro per il rafforzamento finanziario del Fondo grano-duro;

  • 4 milioni di euro (2 milioni per ciascuno degli anni 2022 e 2023) a favore del Fondo distribuzione derrate alimentari agli indigenti;

  • 2 milioni di euro per il 2022 per l’istituzione del Fondo per la valorizzazione internazionale dei patrimoni immateriali agro-alimentari;

  • 1,5 milioni di euro (0,5 milioni annui dal 2022 al 2024) per l’istituzione del Fondo per lo sviluppo delle colture di piante aromatiche e officinali biologiche;

  • 1 milione di euro per il 2022 per l’istituzione del Fondo per la valorizzazione dei prodotti agricoli tradizionali e certificati.

Misure a sostegno degli investimenti:

  • 120 milioni di euro per il finanziamento della misura “Distretti del cibo”;

  • 80,5 milioni di euro destinati alle attività di Ismea per la concessione di finanziamenti, operazioni di finanza strutturata e concessione di garanzie a fronte di prestiti a favore degli imprenditori agricoli e della pesca, e misure per l’imprenditoria femminile e giovanile;

  • 1 milione di euro per i produttori di vino DOP, IGP e biologico che investono in sistemi digitali di etichettatura, permettendo il rimando tramite QRcode a pagine web istituzionali dedicate alla promozione culturale, turistica e rurale dei territori.

Difesa delle produzioni agricole:

  • ​15 milioni (5 milioni annui dal 2022 al 2024) per le attività di ricerca svolte dal CNR per il contenimento della Xylella e autorizzazione al reimpianto di piante riconosciute come tolleranti o resistenti alla Xylella anche di specie vegetali diverse da quelle estirpate;

  • Tutela del sughero italiano mediante apposite disposizioni e l’istituzione di un Fondo per il monitoraggio dell’insetto Coreabus undatus (150 mila euro per il 2022).

Interventi per la tutela e lo sviluppo della Pesca:

  • 16 milioni di euro nel biennio 2022-2023 per il piano triennale della pesca (8 milioni) e per il fondo di solidarietà nazionale della pesca (8 milioni);

  • 19 milioni di euro nel 2022 per la proroga della misura volta a erogare una indennità giornaliera omnicomprensiva per il fermo pesca obbligatorio e non obbligatorio ai lavoratori dipendenti da imprese adibite alla pesca marittima, compresi i soci lavoratori delle cooperative della piccola pesca;

  • Estensione della CISOA ai lavoratori della pesca e della piccola pesca;

  • 4 milioni di euro annui, a decorrere dal 2022, sono destinati alle Capitanerie di Porto per l’esercizio e l’implemento del complesso delle attività istituzionali, in particolare nel settore della pesca, di amministrazione, gestione, vigilanza e controllo svolte nell’ambito della dipendenza funzionale dal MIPAAF.

Misure orizzontali di interesse agricolo:

  • 900 milioni di euro fino al 2027 per il rifinanziamento della nuova Sabatini per gli investimenti produttivi per le piccole e medie imprese;

  • 240 milioni di euro fino al 2030 per il “Fondo di garanzia per la realizzazione di comunità energetiche rinnovabili”;

  • Proroga fino al 2025 del Credito di imposta transizione 4.0 per investimenti in beni strumentali, ricerca e sviluppo, transizione ecologica, innovazione tecnologica 4.0 e altre attività innovative;

  • Plastic tax e sugar tax: rinvio al 1° gennaio 2023 delle misure.

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